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VALUTAZIONI D’IMPATTO GLOBALE: LA MICROFINANZA COME NUOVA ASSET CLASS

Mario Baccini | Presidente ENM
La microfinanza è una nuova classe di investimenti! Sicuramente, oggi, la microfinanza può essere annoverata, tra le possibili classi di investimenti, tra quelle caratterizzate da una maggiore responsabilità sociale, maggiore impatto sociale, e allo stesso tempo profittevole. E lo sono i suoi singoli componenti, ovvero i singoli prodotti che compongono il menù microfinanziario. La microfinanza, ed i singoli prodotti microfinanziari sono da tempo degli investimenti socialmente responsabili e di sano prodotto nei Paesi in via di sviluppo, nelle economie emergenti e in parte del mondo anglosassone.
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GIOVANI, LAVORO E PROMESSE ELETTORALI
Emma Evangelista | Direttore MicroFinanza
Nel clima fervente delle campagne elettorali i giovani sono al centro dell’attenzione dei programmi di ogni schieramento politico. Molto si parla di occupazione, sviluppo e futuro, ma poco si ottiene se non si adottano strumenti concreti per la promozione dell’occupazione e dell’autoimpiego. Nel nostro Paese esistono già misure, che traggono forza e fondi da investimenti europei, che potrebbero favorire i processi di autodeterminazione di quel capitale umano inattivo che si colloca nella fascia d’età tra i 19 e i 35 anni.
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SPECIALE : LA MICROFINANZA COME NUOVO ASSET CLASS

Giovanni Nicola Pes | Vice Segretario Generale ENM

Sono stati 40 anni di successi, fallimenti, sperimentazioni, a dar vita agli attuali modelli di microfinanza, così come si sono sviluppati nelle varie parti del globo. In particolare, dovendo drammaticamente semplificare, possiamo ritenere ancora valida la distinzione proposta tra due principali modelli: quello sociale (Europa centrale, Italia in testa) e quello orientato al business (Pvs, economie emergenti), in “Tassi di interesse ed interessanti paradossi, un’analisi comparativa” (G. N. Pes, 2008, Rapporto sul microcredito in Italia, Rubettino). Costretto ad individuare un comune denominatore tra questi modelli, lo vedo senza dubbio (con le dovute eccezioni) nel raggiunto e sempre più raffinato equilibrio tra sostenibilità (intesa come la capacità di un dato strumento di funzionare sulla base delle leggi del mercato, dunque per esempio in assenza di iniezioni di denaro pubblico) e impatto sociale (ovvero la capacità di riuscire a perseguire con successo gli obiettivi sociali).

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L’ECONOMIA “IMPERFETTA”: PROSPETTIVE E CENTRALITÀ DELL’ECONOMIA SOCIALE

di Vittorio Emanuele Agostinelli
LA CRESCITA DELLE IMPRESE E LA CRISI ECONOMICA


di Angelo Perfetti | Giornalista
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