Riccardo Domenico Ivaldi vive a Tor Bella Monaca, nella periferia della Città Eterna. È uno dei tanti romani che lavorava nel settore turistico e, con l’avvento della pandemia, è finito per trovarsi in difficoltà.

Riccardo, che vive con la madre, infatti, si occupava della gestione dei turisti provenienti dalla Corea del Sud. Ne curava l’organizzazione dello sbarco a Roma e le successive visite guidate, dal Centro Storico ai borghi fuori città. Come detto, l’imposizione delle restrizioni ha provocato un blocco del settore, e Riccardo è stato messo in cassa integrazione dall’azienda.

Durante questo periodo, però, non è mancata, da parte di Riccardo, la ricerca di un impiego alternativo, che potesse aiutarlo economicamente. Ha fatto il rider, ha fatto volantinaggio, nulla di tutto ciò, però, è bastato. Per ovviare all’accumularsi delle bollette, Riccardo allora si è rivolto al Microcredito Sociale. Dopo averne visto la presentazione in televisione, si è precipitato sul sito del Comune e ha chiamato il numero messo a disposizione da Roma Capitale, trovando, in appena un mese, positivo riscontro alla sua richiesta.

Ciò ha consentito a Riccardo e alla madre di saldare le bollette arretrate, guardando al futuro con ottimismo. “È stata un’ancora di salvezza – ha detto Riccardo sul Microcredito Sociale – per il presente e per il futuro. L’esistenza di questo servizio deve arrivare a più persone possibili, per evitare che le stesse rischino di cadere in trappole come quelle di usurai e strozzini”.