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Microcredito, arriva un bilancio di successo: aperti in tutta Italia 168 sportelli

Il VELINO AGV NEWS 24 giugno 2015 - 168 sportelli per il microcredito aperti in 18 regioni italiane e connessi alla nuova ‘retemicrocredito’, la piattaforma specialistica a servizio dei 186 nuovi animatori degli sportelli, in maggioranza dipendenti della pubblica amministrazione, tempestivamente in-formati per la consulenza in materia di microcredito. 120 le amministrazioni coinvolte (Comuni, Camere di commercio, Centri per l’impiego, Università che ospitano gli sportelli) per costruire la rete del microcredito creata dal Progetto “Micro-Work”, sviluppato dall’Ente Nazionale per il Microcredito, al servizio dei cittadini desiderosi di avviare una propria impresa o un lavoro autonomo ma che non possono offrire garanzie reali. Sono i risultati emersi dal convegno conclusivo del progetto Ue tenutosi martedì 23 giugno presso la sala Trilussa della Cassa Italiana Geometri. “Il Microcredito si è rivelato uno strumento di finanza alternativa, che ha consentito alle persone non solvibili di aver credito sulla fiducia”. Negli anni si è rivelato efficace per combattere la povertà, con esso favoriamo la nascita di nuove start up e sosteniamo le microimprese in difficoltà che oggi rappresentano la metà dell’occupazione del Paese reale.” Lo ha affermato Mario Baccini, presidente Ente Nazionale per il Microcredito. Fare rete è oggi fondamentale anche per cambiare le regole del mercato del lavoro. E’ per questa ragione che l’ENM ha creato la nuova ‘retemicrocredito’ a servizio dei non bancabili. Grazie anche al report sul monitoraggio realizzato con la collaborazione del Ministero- ha aggiunto- si è potuta constatare la validità dello strumento del microcredito con una percentuale di 2,43 di posti di lavoro creati”.

Tra il 2013 ed il 2014, ai 95 sportelli informativi già aperti da ENM presso 44 amministrazioni locali ed enti pubblici di Campania, Calabria, Sicilia, Puglia, attraverso una precedente azione di sistema, si sono rivolti 1000 cittadini con difficoltà di accesso al credito a cui sono state date informazioni su autoimpiego, cassa integrazione, incentivi esistenti sul territorio di appartenenza e nella comunità europea, sostegno nella redazione di un business plan, grazie anche all’autoconsultazione della piattaforma. In soli sei mesi di attività, Micro-Work è riuscito ad ampliare la rete degli sportelli e punta ora alla creazione di una rete permanente per il microcredito. “Questo progetto rientra nelle politiche attive del lavoro, perché favorisce l’autoimpiego e la nascita di nuove imprese. Al contempo è un’azione di sistema che serve ad attivare i servizi pubblici ed i soggetti nel campo dell’intermediazione perché siano parte attiva nel favorire l’autoimpiego e la microimpresa, attraverso una capillare azione di orientamento, informazione e supporto a chi ha bisogno di sapere come fare e a chi rivolgersi per la nascita e la valorizzazione di un’ idea imprenditoriale- ha spiegato Francesco Verbaro, coordinatore Progetto Micro-Work. Perciò occorre lavorare per rafforzare le reti, per monitorare l’utenza del microcredito e per la promozione dello strumento per autoimpiego e avvio di impresa”.

“Rilevante è stata l’attività di razionalizzazione svolta dal progetto- ha sottolineato Salvatore Pirrone, direttore generale delle Politiche attive, dei servizi per il lavoro e della formazione professionale- come di grande valore è stato il supporto sul territorio, ciò ha permesso di far esprimere al meglio il carattere sociale del microcredito oltre che la funzione di politica pubblica. Nella programmazione 2014-2020- ha aggiunto- l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità è valorizzata soprattutto attraverso Garanzia Giovani,un nuovo modello di erogazione di politiche attive del lavoro”. Il direttore generale ha inoltre sottolineato l’importanza di una banca dati per le politiche attive e passive che possa contenere le informazioni concernenti i soggetti da collocare nel mercato del lavoro, i servizi erogati per una loro migliore collocazione nel mercato stesso e le opportunità di impiego. “Nel triennio 2011- 2013 sono stati 22. 600 gli utenti del microcredito con oltre 223 milioni di euro di micro finanziamenti- ha ricordato il segretario generale ENM, Riccardo Graziano. Il 70 per cento dei prestiti destinati all’autoimpiego e il 30 per cento è servito a soddisfare bisogni socio-assitenziali. L’ENM- ha concluso- continua attraverso progetti di valore a perseguire la strada che va nella precisa direzione di una finanza finalmente inclusiva”.